sabato 12 marzo 2016

Vangelo di Giovanni 7,40-53

<<Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea>>.

Da dove deve dunque provenire un profeta?
Da dove voi ve l’aspettate?
E che vi deve dire un profeta? Forse quanto vi aspettate sentirvi dire?
Se infatti vi dicesse quanto v’aspettate udire, sarebbe forse un profeta?
Non è invece vero che il profeta è colui che si è posto ad ostacolo dei credo e delle dottrine? Non è forse vero che un profeta annuncia l’inaccettabile e l’impensabile? Non è forse sempre così avvenuto?
In verità vi dico, se appartenete alla moltitudine, non saprete riconoscere un profeta che sempre s’oppone alla moltitudine.

Dunque chi è profeta?
Vi domando: per profetizzare la verità, bisogna necessariamente esser profeti?
Cos'è dunque la profezia!?!
L'annunciare quanto già conosciuto, è profezia?
Il confermare le dottrine, è profezia?
Il trovar conferma al proprio credo, è profezia?
Il sentirsi dire quanto si vuol sentirsi dire, è profezia?
E' dunque questa la profezia?
E' dunque profeta colui che Vi annuncia il conosciuto, vi conferma le Vostre dottrine, Vi conferma il Vostro credo, vi dice quanto a Voi piace sentirVi dire?
E' dunque costui profeta?

Fratelli!
La profezia è l'annunciare quanto mai nessuno ha udito e quanto mai nessuno ha saputo, è mettere in discussione le dottrine degli uomini, è smentire l'indiscutibile, è mettere in discussione le certezze del credo, e profeta è colui che nonostante tutto e tutti, trova il coraggio e la fede per proclamare il non accettabile e l'impossibile a cui gli uomini si oppongono con la forza della loro ostinazione, imposta dal morboso attaccamento ai loro pensieri.

Non mise forse il Cristo in discussione le dottrine ed il credo?
Non annunciò forse cose nuove che resero scandalo ed indignazione?
Non affermò forse nuove verità che vennero dai dottori della legge e dai sacerdoti ritenute bestemmie?

Ma Voi dite: “Noi no! Noi siamo nella verità, perchè la nostra verità è quella del Cristo, ed essa ci rende testimonianza”.
Ed io Vi rispondo che la verità del Cristo è la Parola, che non è cosa che Vi appartiene, perché la Parola è stata donata agli uomini e non alla Chiesa, poiché la Chiesa vostra  nemmeno ancora esisteva, in quanto postuma alla morte del Cristo e dai voi costruita.
Voi Vi siete costruiti Vostre verità di fede, di cui il Cristo mai ne parlò.
Avete forse elementi per smentirmi in questo?
No! Non potete smentirmi!
Avete trasformato la semplicità della Parola in precetti, regole di Chiesa, riti, voti, dogmi, modelli di preghiere, teologia e quant'altro a scapito dell'osservazione alla Parola.
Il solo comandamento del Cristo fu “ama il prossimo tuo come te stesso” e dunque in cosa trovano conferma nella Parola i precetti, le regole di Chiesa, i riti, i voti, i dogmi, i modelli di preghiera, la teologia? Possono forse queste cose aiutare il vostro prossimo? Possono tali cose farvi amare il vostro prossimo come amate voi stessi?
Ve lo ripeto e ve lo richiedo: ? Possono tali cose farvi amare il vostro prossimo come amate voi stessi?
No Fratelli! Non possono, anzi… ostacolano l’attenzione vostra verso il prossimo ponendo voi stessi al centro dell’universo: voi, il Dio vostro e gli altri… invece di gli altri, il Padre e voi…
Tali cose non costituiscono nessuna azione volta verso gli altri, ma azioni infruttuose e sterili volte a se stessi ed al proprio credo costruito intorno alle proprie convinzioni.
Tali cose servono a Voi e solo a Voi, affinché la Vostra Chiesa possa sopravvivere a scapito dell'osservazione alla Parola.
La Parola, non è dottrina, ma insegnamento proposto dal Padre ad essere accettato dagli uomini: nessun precetto e nessuna dottrina, perchè la Parola non è precetto e non è dottrina.
La Parola è proposta!
Potete smentirmi su questo?
Non potete!

Ed ancora: coloro che Vi precedettero nel sacerdozio prima del Cristo, non si ritennero forse essi in verità per merito della legge mosaica?
Eppure il Cristo venne a testimoniare loro una nuova verità che essi non accettarono ritenendola bestemmia.
Dico forse menzogne? Potete smentirmi senza usare le Vostre stesse parole?
Ed ancora Vi dico: se foste in verità, dunque perchè mai attendiamo il ritorno del Cristo?
Voi dite: “Non per la Chiesa deve tornare il Cristo, ma per i peccatori”.
Tanta è la Vostra superbia?
E la Chiesa non è forse fatta da uomini peccatori?
V'è forse mai stato un sol uomo non peccatore?
Ma la Vostra superbia afferma: “Gli uomini santi hanno accertato le verità della Chiesa e le hanno poi rivelate agli uomini, perchè ispirati dal divino”.
Fratelli!
Il profeta è ispirato dal divino, non colui che è stato titolato santo per opera di uomini peccatori, perchè siamo tutti peccatori.
E chi è peccatore, può forse rivelare verità divine?
Possono forse coloro da Voi chiamati santi, rivelare verità divine?
Il Cristo stesso non rivelò verità divine, ma ci illuminò in merito alla verità a noi necessaria per giungere alla salvezza.
Siete dunque Voi più del Cristo?
Quali sono le verità divine, teologiche, di dottrina, di rito, di precetto che il Cristo istituí?
E quali le Vostre?

In verità vi dico, Cristo è alla porta, ma non può entrare a motivo di voi.
Annullate voi stessi ed il credo vostro, e Cristo verrà.



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 7,40-53.
In quel tempo, all'udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea?  Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?». 
E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto?». 
Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!».
Ma i farisei replicarono loro: «Forse vi siete lasciati ingannare anche voi? 
Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei? 
Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». 
Disse allora Nicodèmo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù: 
«La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». 
Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea». 

E tornarono ciascuno a casa sua.

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