giovedì 3 marzo 2016

Vangelo di Luca 11,14-23

Conoscete voi il regno di Satana?
O forse conoscete il Regno di Dio?
Chi fra voi ha mai in cuor suo posto risposta a tali questioni?

Voi credete di sapere qual’è il Regno di Dio, pensando di non far parte del regno di Satana, ma non conoscete nessuno dei due.
Dico forse falsità?
Io non la dico! Io v’ho posto questione da voi mai affrontata.

Eppure, vivete nel regno di Satana, vivete proprio all’interno del suo palazzo, vivete nel regno del principe di questo mondo. Proprio il Cristo in cui credete lo disse, Egli stesso vi disse che il mondo in cui vivete è il regno di Satana e che egli ne è il principe.
Dico falsità?
Io non la dico!

Avverrà che il palazzo del principe di questo mondo, imploderà in se stesso alla fine dei tempi, e tutti noi ne saremo testimoni, guardandolo crollare dal suo esterno, da un cortile in cui chi è morto nella carne attende gli ultimi fra noi.
Ma ora, voi vivete in questo palazzo, talmente grande da non riuscirne a percorrere tutti i corridoi, talmente grande da non riuscire ad aprirne tutte le stanze. E questo palazzo ha cortili interni, ed ha finestre che guardano verso tali cortili interni, ma il palazzo non ha finestre che guardino verso l’esterno di se stesso, perché se vi fossero, vedreste il Padre. Così ha costruito il suo palazzo il principe di questo mondo per tutti noi.
E v’è una porta d’entrata a tal palazzo, che è la nostra nascita, come v’è una porta d’uscita che è la nostra morte.
Voi credete di vivere nel benessere di palazzo, e non vi siete accorti di essere prigionieri, troppo distratti quali siete dai cortili e dai piaceri che il palazzo vi offre, e nessuno dunque mai si è reso conto che tal palazzo non ha finestre verso il Padre: ecco perché vivete in un universo infinito…
E questo palazzo in cui vivete, che è il regno di Satana, non è per nulla diviso in se stesso, perché voi tutti vivendo nell’illusione vostra, non v’accorgete d’essere prigionieri di un palazzo maledetto, in cui regna quanto a Dio Padre si oppone.
Talmente siete ricolmi di credo vostro, che esso stesso alimenta l’illusione in cui vivete.
Il signore di questo palazzo s’è ben armato, e forte dell’inganno in cui vi ha posto, in tal stesso inganno si è nascosto, affinché voi non lo vediate e non possiate vederlo.
Egli è forte e ben armato, ma è alle porte chi è più forte di lui, lo vincerà, gli strapperà l’armatura in cui confidava che è l’inganno in cui vivete, ed infine Colui che lo vincerà ne disperderà il bottino fra i prigionieri liberati.
Fratelli e Sorelle!
Quel bottino è la verità nascosta!

Ma voi ancora non capite le mie parole, perché non sapete leggere il Vangelo Segreto nei vangeli che leggete ed in cui credete.


In verità vi dico, chi crede alle mie parole, conoscerà il Vangelo Segreto.



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 11,14-23. 
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate. 
Ma alcuni dissero: «E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». 
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. 
Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. 
Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. 
Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.
Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio. 
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. 
Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino. 
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

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